MENU

...Home... ...J.R.R. Tolkien... ...the Inklings... ...Bibliografia... ...Libreria... ...Arda...

mercoledì 6 gennaio 2010

Albero e Foglia


"Foglia" di Niggle

Niggle è un pittore di scarso successo, sempre indaffarato ma mai in grado di portare a termine con efficacia qualcosa: è però sempre disponibile ad aiutare gli altri, in particolare il suo vicino Parish, zoppo e brontolone. Niggle è ossessionato da un dipinto, nato come immagine di una foglia e poi cresciuto come albero e quindi come bosco, che teme di non riuscire a finire perchè cresce continuamente di dimensioni: il pittore sa infatti che presto dovrà partire per un lungo viaggio, e vorrebbe riuscire a finire il quadro prima. Per aiutare il vicino, Niggle si ammala. Quando finalmente si rimette, arriva il Cocchiere Nero” che gli ricorda il tanto temuto viaggio. Niggle si ritrova così in una specie di ospedale, dove impara ad organizzare il proprio tempo per essere in grado di svolgere con successo tutti i lavori che gli vengono assegnati nel tempo che gli viene concesso per svolgerli. Alla fine, Niggle viene premiato e portato in un parco meraviglioso, dove ritrova l'amico Parish e scopre il suo dipinto, mai terminato, completo e vivo davanti a lui.

Mitopoeia

Una relativamente breve composizione in versi che esprime la concezione di Tolkien riguardo al processo di"subcreazione", cioè l'invenzione di mondi fantastici.

Il fabbro di Wootton Major

Nel villaggio di Wootton Major, durante il Festino dei Bambini Buoni che si tiene ogni ventiquattro anni, l'apprendista del cuoco mette nella torta una stella fatata. A inghiottire la stella è Fabbro, che crescendo diventa un artigiano abilissimo e acquista la capacità di viaggiare in Feeria, la terra delle fate, dove ha numerose avventure e di cui incontra la Regina e il Re.

Quando giunge nuovamente il tempo del Festino dei Bambini Buoni, Fabbro cede la stella all'apprendista, che la mette nella nuova torta: così un altro bambino potrà conoscere ed esplorare il mondo di Feeria.

Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm

È un lavoro di finzione storica, ispirato dal poema "La Battaglia di Maldon" in Inglese Antico. È scritto nella forma di un poema allitterativo, ma è anche possibile considerarlo un'opera teatrale, consistendo principalmente in un dialogo tra due personaggi nelle ore immediatamente successive alla Battaglia di Maldon.

L'opera è accompagnata da due saggi, sempre di Tolkien, uno prima e uno dopo il "poema". Il tutto, quindi, si presenta nella seguente forma:

-La morte di Beorhtnoth: un saggio introduttivo sulla battaglia e sul frammento poetico in Inglese Antico che ha ispirato Tolkien
-Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm: L'opera vera e priopria
-Ofermod: un saggio sul significato della parola ofermod in Inglese Antico.