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mercoledì 7 aprile 2010

Personaggi - B

Baccador

Vive nella Vecchia Foresta, ai margini della Contea, nella Terra di Mezzo. È la sposa di Tom Bombadil, e la figlia della Regina del Fiume. Fa la sua prima apparizione nel libro di poesie di Tolkien intitolato Le Avventure di Tom Bombadil. La prima poesia racconta la storia della sua “cattura” da parte di Tom.

Origine

Come nel caso di Tom Bombadil, la sua posizione nell'universo di Tolkien è enigmatica. La “Figlia del Fiume”" è, come il nome suggerisce, una Ninfa delle Acque della Vecchia Foresta che si trova vicina alla Contea, dove si svolgono parte delle avventure del Signore degli Anelli. La questione dell'origine di Baccador è se in realtà sia un Elfa, una donna mortale, un Maia o un Valar si presta a varie ipotesi. Alcuni ipotizzano che Baccador sia in realtà Yavanna, la protettrice dei frutti della terra, seconda come potere tra i Valier. Un'altra spiegazione potrebbe essere che era in origine un Maia che scelse di diventare corporeo unendosi al fiume, in maniera simile alla maniera in cui Melian si unì a Elu Thingol. Per altri è uno spirito della foresta che, assieme a Tom Bombadil, fu inserito per rappresentare le foreste inglesi che all'epoca stavano scomparendo.

Il nome

L'etimologia del nome è molto semplice, ed è mantenuta simile a quella della lingua originale, dove il nome è Goldberry, bacca dorata. Nel romanzo il suo nome potrebbe essere derivato, tramite l'Ovestron, dal Sindarin Golodh-bereth, che significa “Regina dei Fiori”.

Nel romanzo Pipino, Merry, Frodo e Sam la incontrano quando raggiungono la casa di Tom Bombadil; prepara loro il pranzo, e li allieta con la sua voce giovane ed antica, cantando con il suo sposo Tom.

Frodo Baggins

Nell'anno 2980 della Terza Era, Frodo perde entrambi i genitori in un incidente su una barca. Data la sua giovane età, Frodo viene preso in custodia dai Brandibuck, la famiglia di sua madre. Nel 2989 Frodo è adottato da Bilbo Baggins, suo lontano zio.
Frodo all'epoca ha 21 anni e non è ancora maggiorenne (l'età adulta per gli Hobbit comincia a 33 anni). Bilbo, non avendo figli suoi, sceglie Frodo come adottivo e legittimo erede e lo porta a vivere con sé a Casa Baggins. Ciò infastidisce non poco i Sackville-Baggins, perché, così facendo, Bilbo disereda Otto.
Bilbo e Frodo compiono gli anni lo stesso giorno: il 22 settembre, anche se Bilbo è più vecchio di Frodo di ben 78 anni. All'inizio de Il Signore degli Anelli, Frodo e Bilbo festeggiano il loro compleanno, compiendo rispettivamente 33 e 111 anni; è il 22 settembre 3001 della Terza Era.
Al termine della festa, Bilbo lascia la Contea per Gran Burrone e a Frodo viene affidato il compito di custodire l'Unico Anello. Gandalf lo mette in guardia, dicendogli che l'Anello dev'essere tenuto nascosto e non deve mai essere usato (lo stregone non è ancora sicuro della vera natura dell'anello di Bilbo). Frodo custodisce segretamente l'Anello per 17 anni, finché nel 3018 Gandalf, di ritorno dai suoi pellegrinaggi, gli conferma, senza più ombra di dubbio, che si trattava dell'Unico Anello, forgiato da Sauron per dominare i Popoli Liberi della Terra di Mezzo.

Il viaggio di Frodo

Gandalf sprona allora Frodo a partire al più presto dalla Contea insieme a Samvise Gamgee, suo fedele amico e giardiniere. Insieme a Peregrino Tuc, Meriadoc Brandybuck e in seguito a Grampasso, i cinque si fanno strada fino a Gran Burrone (la casa di Elrond Mezzelfo). Durante il viaggio, Frodo viene ferito dal Re Stregone di Angmar, il capo dei Nazgul, gli Spettri dell'Anello, con un Pugnale Morgul. Curato, prima da Aragorn e Glorfindel, poi da Elrond, Frodo guarisce. Durante il Consiglio di Elrond si decide che l'Anello dev'essere distrutto, scagliandolo nel fuoco dal quale è stato forgiato: la voragine vulcanica del Monte Fato. Viene così formata la Compagnia dell'Anello, un gruppo rappresentativo di tutte le razze della Terra di mezzo con il comune obiettivo di proteggere Frodo, il Portatore dell'Anello e di aiutarlo nella sua missione.
Prima della partenza, Bilbo dona a Frodo una piccola lama elfica (in realtà un pugnale) chiamata Pungolo e una cotta di maglia nanica fatta di mithril. A Lothlórien, Galadriel regala all'hobbit un mantello elfico ed una fiala contenente la luce di Eärendil, la stella più cara agli Elfi.
Giunta alle Cascate di Rauros la Compagnia però si scioglie e Frodo continua la sua missione verso il Monte Fato accompagnato solo da Sam. Nel loro duro cammino vengono poi guidati da Gollum, una perfida e corrotta creatura che un tempo aveva custodito l'Anello prima che Bilbo lo trovasse e che brama di impossessarsene nuovamente.
La missione di Frodo si sviluppa lungo le terre desolate degli Emyn Muil e delle Paludi Morte, fino al nero cancello di Mordor (il Morannon). Lì, Gollum, terrorizzato dalla possibilità di veder cadere l'Anello nelle mani di Sauron, indica a Frodo un'altra possibile via per entrare nella Terra Nera: il passo di Cirith Ungol. Dopo l'attraversamento della regione di confine tra Gondor e Mordor, l'Ithilien, durante il quale Frodo, Sam e Gollum vengono temporaneamente presi prigionieri da Faramir, capitano di Gondor, il terzetto giunge finalmente alla scala che conduce al valico di Cirith Ungol, sede della tana di un essere mostruoso e antico: il ragno Shelob. Frodo cade vittima del mostro e, paralizzato dal suo veleno, viene preso prigioniero dagli Orchi. Ma Sam lo libera avventurosamente, e insieme possono riprendere il duro e tormentoso cammino verso il vulcano dell'Orodruin. Senza più forze e speranza, Frodo giunge così, portato sulle spalle da Sam, sull'orlo dell'abisso dal quale potrà finalmente distruggere l'Anello; ma all'ultimo momento, inaspettatamente, egli non riesce a resistere alla tentazione di indossare il monile proclamandosi "Signore dell'Anello". Tutto sembra precipitare verso la catastrofe, ma improvvisamente ricompare Gollum, che di nascosto ha continuato a seguire il Portatore dell'Anello nella speranza mai venuta meno di rientrare in possesso del suo "tesoro". Frodo viene assalito da Gollum che, nella lotta, gli stacca il dito con un morso e si impadronisce dell'Anello, ma in preda alla felicità mette un piede in fallo e cade con esso nella lava del vulcano. L'Anello è distrutto, Frodo è di nuovo libero, e, quando tutto sembra travolgerlo, ricompare Gandalf sul re delle aquile per portarlo in salvo.
Due anni dopo la conclusione della Guerra dell'Anello, quando ormai è chiaro che le sue ferite ricevute durante il viaggio non potranno mai guarire definitivamente, a Frodo e Bilbo, in qualità di Portatori dell'Anello, è consentito dagli Elfi di partire con loro per Valinor, assieme a Gandalf, Elrond e Galadriel, i tre portatori degli Anelli degli Elfi. Il 29 settembre del 3021 (T. E.) salpano con una nave elfica per l'Ovest in partenza dai Porti Grigi. Non avendo figli, Frodo, lascia Casa Baggins e il Libro Rosso dei Confini Occidentali a Sam, il quale lo avrebbe raggiunto molti anni dopo, salpando anch'egli dai Mithlond.

Bilbo Baggins

Ne Lo Hobbit Bilbo intraprende assieme a Gandalf e 13 Nani (tra cui Thorin Scudodiquercia) un viaggio, il cui scopo è riconquistare Erebor l'antico tesoro e l'antica città dei nani sotto la Montagna, entrambe cadute tra le grinfie del drago Smaug. In cambio della sua partecipazione all'impresa, a Bilbo viene offerto un quattordicesimo del bottino trovato.
Bilbo, come tutti gli Hobbit, è un tipo sedentario a cui piace dormire e fumare la pipa. Ha ereditato dalla parte Baggins la rispettabilità e non propensione per fare avventure, cosa del resto non comune fra gli hobbit normali; dalla parte materna (Belladonna Tuc, una delle notevoli figlie del Vecchio Tuc) l'insensata "pazzia" (per i criteri hobbit) dei Tuc. Per questo inizialmente è restio a partire per l'impresa verso terre a lui sconosciute, ma alla fine, senza sapere come e perché, si ritrova imbarcato nell'avventura. Il gruppo giunge nella dimora di Elrond il mezz'elfo e studiando la mappa di Thorin scoprono le lettere lunari sulla mappa, queste affermano che il buco della serratura sarebbe stato visibile nel giorno di Durin.
Durante il viaggio verso la Erebor va incontro ad innumerevoli peripezie, e durante una di esse nelle Montagne Nebbiose trova un grande tesoro che non farà che caricarlo di terribili responsabilità: l'Unico Anello di Sauron. Bilbo trova l'Anello nelle profondità di una caverna, smarrito dalla creatura chiamata Gollum, un infelice che un tempo era uno hobbit, ma che il potere devastante dell'anello ha trasformato in un essere misero e ripugnante. Si salva da questa creatura dopo il gioco degli indovinelli scoprendo casualmente che indossando l'anello si diventa invisibili. Oltre a essere il primo Portatore dell'Anello (inconsapevole), Bilbo fu chiamato lo Scopritore dell'Anello, perché lo riportò alla luce dopo tremila anni di oblio.
Bilbo trova anche una piccola spada elfica, Pungolo in una caverna di Vagabondi, mentre gli viene regalata da Thorin una cotta in maglia di Mithril, che cederà in seguito a Frodo a Granburrone prima della partenza della Compagnia dell'anello per distruggere l'Unico Anello.
Ian Holm interpreta Bilbo nella trilogia di Peter Jackson
Nella storia della Terra di Mezzo, è stato Bilbo a scrivere Lo Hobbit, come memoria dei propri viaggi. Bilbo Baggins comincerà ad invecchiare esteriormente solo dopo aver dato a Frodo l'Anello, il possesso del quale lo rendeva pressoché immortale. Dopo aver lasciato la Contea e aver vagabondato con un gruppo di Nani, si stabilì a Gran Burrone, dove passò il tempo a scrivere opere come le Traduzioni dall'Elfico (storie in maggioranza della Prima e della Seconda Era), il Libro Rosso (cioè Lo Hobbit) e vari canti e poesie.
Salperà dai Rifugi Oscuri alla volta della terra di Valinor assieme a Frodo all'età di 131 anni: l'Hobbit più vecchio che si sia mai visto nella Terra di Mezzo(il Vecchio Tuc era vissuto infatti solo fino a 130 anni).

Origine del nome

Secondo il Dictionary of Obsolete and Provincial English una bilbo era una spada spagnola, il cui nome deriva da Bilbao, dove vengono forgiate spade eccellenti. Uno spadaccino era alle volte chiamato bilboman ma non c'è traccia sull'utilizzo da parte di tolkien di questa fonte per la scelta del nome, anche se sarebbe assolutamente in accordo con la storia e con Pungolo
Il nome Baggins, come fa notare Tom Shippey in The Road to Middle-earth, probabilmente deriva dal termine bagging che l'OED definisce come termine per indicare nelle contee del nord dell'Inghilterra un cibo mangiato durante i pasti regolari, nel Lancashire come un pasto pomeridiano. Le persone che usavano quei termini erano però solite perdere la g finale, sostituita quindi con una s. Walter E.Haigh definisce bæggin come un pasto, adesso di solito tè, ma formalmente qualunque pasto; un bagging, così chiamato perché trasportato in una borsa (bag).

Fredegario Bolgeri

È uno Hobbit, figlio di Odoacre Bolgeri e Rosamunda Tuc, nato nel 1380 del Calendario della Contea (anno 2980 della Terza Era); sua sorella, Estella (1385 C.C. - ?) sposò Meriadoc Brandibuck.
È uno dei migliori amici di Frodo Baggins, e partecipa, con i genitori e la sorella Estella Bolgeri, alla festa d'addio di Bilbo Baggins.
Grassotto Bolgeri si occupò, con Merry, di sistemare la casa di Crifosso per Frodo, e partecipò alla "congiura" di cui fecero parte anche Pipino e Sam. Accompagnò gli amici fino all'uscita della Terra di Buck, prima della Vecchia Foresta, e l'indomani dovette affrontare tre Cavalieri Neri che invasero la casa di Crifosso: fuggì prima che essi potessero penetrarvi, e giunto alla casa più vicina, suonò il Richiamo del Corno della Terra di Buck: «Sveglia! Paura! Fuoco! Nemici! Sveglia!».
Durante la dominazione della Contea da parte degli Uomini del Sud, egli comandò un gruppo di ribelli rifugiati a Tassitani presso i colli di Scary, che vennero affumicati nei loro nascondigli e presi prigionieri: finì in prigione nelle Cellechiuse, da cui fu liberato («ormai non più Grassotto») quando i suoi amici ritornarono dalla Missione e sollevarono la Contea.
Nelle prime bozze dell'opera, Grassotto Bolgeri aveva un ruolo decisamente maggiore rispetto a quello che poi ricopre nella versione definitiva: avrebbe dovuto, in effetti, partire con gli altri quattro Hobbit: sopravvive una leggera anomalia nel testo, in quanto gli Hobbit, prima di entrare nella Vecchia Foresta, preparano cinque pony, salvo poi partire con quattro soli.

Boromir

Boromir è il figlio maggiore di Denethor, sovrintendente di Gondor, e fratello maggiore di Faramir. Nacque il 2978 della Terza Era. Per uno strano caso nelle sue vene non scorre però il sangue di Nùmenor a differenza dei genitori e del fratello, e forse proprio per questa differenza viene preferito dal padre. Denethor disse un giorno a Boromir bambino che diecimila anni non sarebbero bastati perché i sovrintendenti divenissero re a tutti gli effetti.
Boromir ricevette questo nome in onore del grande condottiero Boromir che durante la Terza Era fu considerato un eroe per Gondor, riuscendo a riconquistare Osgiliath e sconfiggendo gli Uruk-hai che si erano insediati nel 2475.
La città, tuttavia, cadde in rovina e da allora fu sorvegliata da una guarnigione di Gondor affidata prima allo stesso Boromir e, dopo la sua morte al fratello Faramir. Nel 3018 iniziarono delle schermaglie poiché il Capitano Nero testò la forza delle difese esterne di Gondor, occupando Osgiliath Est e provando a catturarne la metà Occidentale. Boromir allora condusse una forza che distrusse il suo ultimo ponte di pietra e quindi fermò l'avanzata.

Partito da Gondor alla volta di Imladris in cerca di un "interpretazione" del sogno che ossessiona il fratello e il significato delle parole apparse:
« Vedevo allora il cielo a oriente farsi oscuro, mentre rombavano i tuoni; ma da occidente, ove ancora permaneva una fioca luce, giunse una voce, remota ma chiara, che gridava:

Cerca la Spada che fu rotta,

A Imladris la troverai;

I consigli della gente dotta

Più forti di Morgul avrai.

Lì un segno verrà mostrato,

Indice che il Giudizio è vicino,

Il Flagello d'Isildur s'è svegliato,

E il Mezzuomo è in cammino. »

In seguito Boromir si unisce alla Compagnia dell'Anello, benché convinto che l'Unico Anello debba essere utilizzato per combattere Sauron, e non distrutto come suggeriscono Sire Elrond e Gandalf. Prima di partire, soffiò il suo Corno dicendo che "non sarebbero andati avanti come dei ladri nella notte". Elrond, Signore della Elfi di Gran Burrone, lo avvertì di non suonare il corno finché non avesse raggiunto il confine di Gondor.
La strada scelta per arrivare alla meta è inizialmente la Breccia di Rohan, da cui si devierà poi per il passo di Caradhras. Alla fine gli ostacoli posti da Saruman, costringeranno il gruppo a passare per le miniere di Moria, territorio di Balin, cugino di Gimli.
Giunti alle miniere scoprono che tutti i nani delle miniere, sono stati sterminati dai Goblin. Un mostro orrendo, il Guardiano del Cancello, blocca la Porta Occidentale di Moria, obbligandoli a proseguire per la strada delle miniere, sulla quale scoprono di essere seguiti da Gollum. Nelle miniere sono attaccati dagli orchi e da un troll di caverna, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di Khazad-dum, dove li aggredisce un Balrog di Morgoth. Gandalf combatte contro il mostro, cercando di salvare i propri compagni di viaggio. A seguito della morte di quest'ultimo, la compagnia si dirige a Lothlórien, casa di dama Galadriel, volti alla fuga dalle miniere di Moria. In un ultimo incontro, Galadriel colma di doni i viaggiatori e regala a Boromir una preziosa cintura.
In seguito Boromir incomincia a nutrire dei dubbi sull'esito della guerra. Così cerca di convincere un riluttante Aragorn a portare l'Anello a Gondor, per poi dirigersi a Mordor con più forze, nel vano tentativo di distruggere l'Unico. Aragorn, però, ritiene che la decisione spetti a Frodo, il Portatore dell'Anello che, chiedendo tempo per decidere, viene assalito da Boromir, momentaneamente soggiogato dall'Anello e dal desiderio di salvare il suo popolo. Così Frodo, indossato l'anello, si dà alla fuga, sottraendosi alla vista dello stupefatto Boromir. Boromir si pente amaramente del suo gesto, ma ormai è troppo tardi: Frodo è sparito. L'uomo fa mestamente ritorno all'accampamento, suscitando, col suo atteggiamento reticente, l'apprensione di tutti. La Compagnia si sparpaglia alla ricerca disperata di Frodo, e nella confusione Merry, Pipino e Boromir, incaricato da Aragorn di proteggerli, incappano in una numerosa pattuglia di orchi.
Boromir si riscatta combattendo valorosamente cercando invano di evitare la cattura degli Hobbit Merry e Pipino dall'attacco degli Orchi, finendo ucciso da 'dardi piumati di nero' presso le Cascate di Rauros.
Il corpo rantolante di Boromir viene ritrovato da Aragorn a circa un miglio dal campo di Parth Galen. Il Ramingo arriva in tempo solo per raccogliere la dolente confessione del moribondo sul suo tentativo di impadronirsi dell'anello e la sua invocazione del perdono.
Con l'aiuto di Gimli e Legolas, Aragorn si attarda a dare al corpo dell'amico le esequie funebri: con le armi in pugno e il corpo pietosamente ricomposto, Boromir viene deposto in una delle barche elfiche e sospinto verso le cascate di Rauros.
Durante il viaggio di Frodo e Sam, viene accennato dal fratello Faramir quando quest'ultimo apprende con profonda emozione l'amicizia di Frodo e Sam nei confronti di suo fratello maggiore. Inoltre è Faramir ad informare i due hobbit della morte di Boromir per mano di alcuni orchi e del ritrovamento del suo corpo insieme al corno spezzato in due.
Quando Gandalf e Pipino arrivano nella grande città di Minas Tirith per parlare con Denethor, Sovrintendente Regnante di Gondor, Pipino giura fedeltà e obbedienza a Denethor per ripagare il debito verso Boromir che gli salvò la vita.

Meriadoc Brandibuck

È tra i migliori amici di Frodo Baggins, che accompagnerà, assieme all'inseparabile amico Pipino, nel suo lungo cammino verso il Monte Fato, entrando a far parte dei nove della Compagnia dell'Anello. Tradotto dall'autore in Inglese dalla Lingua Comune della Terra di Mezzo, il nome Merry ha il significato di Felice.

Merry, all'inizio del viaggio, va insieme a Grassotto Bolgeri nella nuova casa acquistata da Frodo a Crifosso oltre il Brandivino, nelle vicinanze della città di Buckburgo. La notte in cui arriva Frodo fuggito da Hobbiville, si reca indietro verso il fiume Brandivino, preoccupato del suo ritardo, aspettandolo presso il fiume. A Brea, dopo la cena, esce a fare una passeggiata e per primo entra in contatto con i cavalieri neri, sentendo gli effetti della presenza di questi. Fino alla separazione della Compagnia il suo viaggio prosegue all'interno di essa.
Viene catturato dagli Uruk-hai mandati da Saruman insieme a suo cugino Pipino ed assiste al sacrificio di Boromir, che aveva cercato di salvarli ma era morto in questo tentativo. Merry riesce a liberarsi dagli Uruk-hai vicino a Fangorn: i due Hobbit si dirigono dentro la foresta dove incontrano Barbalbero, un Ent che li accoglie nella sua casa e permette loro di assistere all'Entaconsulta, nella quale si decide di attaccare Isengard; Merry con suo cugino assiste alla furia degli Ent e alla distruzione della roccaforte di Saruman.
Con l'arrivo di re Théoden di Rohan, di Gandalf, Aragorn, Gimli e Legolas ad Isengard, Merry e Pipino lasciano Barbalbero e si dirigono verso Edoras. La disavventura di Pipino con il Palantír di Saruman fa sì che Merry resti da solo con re Théoden, mentre tutti gli altri suoi amici partono in tempi diversi verso Gondor. Arrivato ad Edoras, re Théoden vuole impedire a Merry di proseguire il suo viaggio non lo ritenendolo adatto alla lunga cavalcata attraverso l'Anórien. Merry ha la fortuna di incontrare Éowyn, la nipote del re, travestita da cavaliere, che lo fa montare sul suo cavallo e lo accompagna fino alle mura di Minas Tirith.
Sotto le mura di Minas Tirith il cavallo di Éowyn sbalza a terra i due cavallerizzi dopo che il capo dei Nazgûl è sceso spaventando Nevecrino, il cavallo di Théoden, e tutta la sua scorta. Éowyn si para davanti al Re Stregone di Angmar. Una profezia affermava che nessun uomo avrebbe potuto uccidere questo Cavaliere Nero: Merry però colpisce il Nazgûl nel tendine della gamba con la spada che aveva trovato nei Tumulilande, spada che era stata forgiata al tempo in cui il Cavaliere Nero era capo di Angmar e che quindi è la migliore arma per colpirlo. Successivamente Éowyn finisce il Nazgûl, che sparisce dal mondo. Avendo colpito quell'immonda creatura Merry viene colpito dall'Alito Nero, che lo debilita in maniera notevole.
Merry guarisce grazie all'intervento di Pipino che lo porta nelle Case di guarigione della città e a quello di Aragorn, che con l'uso dell'erba Athelas lo guarisce. Merry assiste alla partenza dell'esercito verso i Cancelli del Morannon, senza potervi partecipare dato il suo stato ancora convalescente. Quando a Minas Tirith giunge notizia della vittoria, parte per partecipare alla festa che celebra la vittoria sul Campo di Cormallen. Dopo il matrimonio di Arwen e Aragorn e il funerale di Théoden, a cui Merry partecipa in maniera molto sentita per lo stretto rapporto che lo legava al re di Rohan, i quattro Hobbit tornano verso la Contea, dove scacciano definitivamente Saruman e i suoi sotterfugi, ristabilendovi l'ordine.

Meriadoc/Merry, detto "il Magnifico", diventa Signore della Terra di Buck nel 1432 (Calendario della Contea); due anni dopo Merry, insieme a Pipino, è nominato Consigliere del Regno del Nord. Nel 1484 lascia la Contea, sempre insieme a Pipino, per andare a trovare l'amico Re Éomer di Rohan. Dopo la morte di quest'ultimo i due Hobbit si trasferiscono a Gondor, dove Merry morirà e verrà sepolto a Rath Dinen, la necropoli dei re, e dove più tardi verrà posto anche il sepolcro di Aragorn.