Erano molto intelligenti e sapienti; fisicamente erano più alti (mediamente tra 190 cm e 210 cm, in origine) e più forti degli altri Uomini e anche degli Elfi, eccetto la stirpe dei Vanyar. Erano molto ben curati esteticamente e avevano spesso capelli dorati con occhi chiari; fatto questo che li faceva rassomigliare moltissimo ai Vanyar: la loro stazza imponente, agli occhi degli uomini selvaggi o incivili della Terra di Mezzo, li faceva sembrare delle divinità. Avevano una vita circa tre volte più lunga (più o meno 250 anni, tranne la famiglia di Elros, che viveva di più, anche per 4 secoli), ma la durata di vita cominciò a diminuire, con le altre caratteristiche, dopo che i dunedain cominciarono a dividersi e a odiare gli Eldar. Nella Terra di Mezzo, mescolandosi con altre stirpi, e a causa della Terra di Mezzo stessa, contaminata dal male, le loro qualità si ridussero ancora. Nella Terza Era vivevano circa 100 anni, a parte la linea di Isildur, cioè i Re (Aragorn visse 211 anni). Potevano scegliere il momento della loro morte, una volta raggiunta la vecchiaia, e avevano capacità di preveggenza. La casa reale, inoltre, possedeva spiccate capacità mediche (a Gondor si diceva: "le mani del Re sono mani di guaritore"); ciò era dovuto, oltre alla scienza numenoreana, anche alla parentela con gli Elfi e con Elrond, maestro in molti campi di saggezza e soprattutto nella scienza biomedica.
Ascesa e caduta
Discendenti dalle Tre Case degli Edain che aiutarono gli Eldar nella lotta contro l'Oscuro Potere nel Beleriand, durante la Prima Era, ricevettero il dono dell'isola-continente di Númenor, dove crebbero e prosperarono, controllando anche le coste della Terra di Mezzo, mentre Sauron, servitore di Morgoth, stava lontano da loro perché aveva paura della loro potenza militare. Divennero grandi navigatori ed esplorarono tutto il mondo, tranne Aman. Il bando dei Valar era infatti il divieto di veleggiare verso l'Antico Occidente e Tol Eressea, che pure potevano vedere da Numenor, in modo che essi non desiderassero l'immortalità, in quanto i Valar non potevano dargliela, visto che sarebbero andati contro la volontà di Iluvatar. In seguito, però, vennero corrotti da Sauron stesso, che approfittò del Dono di Eru (cioè della morte) e della loro paura di esso. Per punizione, l'isola di Númenor venne travolta da un'enorme "tsunami" creato da Eru su preghiera dei Valar, perché i Númenóreani avevano seguito i consigli di Sauron e tentato di invadere Valinor; l'Oscuro Signore fu travolto anche lui dall'onda (all'epoca si trovava prigioniero a Númenor), ma il suo spirito riuscì a salvarsi rifugiandosi a Mordor. Da allora i Dunedain furono i suoi nemici più acerrimi.
Elendil, amico degli Elfi e fedele ai Valar, partì dall'isola prima dell'onda portando con sé i figli e qualche altro seguace, e con essi un germoglio dell'Albero Bianco di Númenor, da cui derivò quello di Gondor. I Dúnedain scampati alla distruzione di Númenor vissero in seguito a Gondor e a Arnor, due nazioni fondate da Elendil e chiamate per questo i "Regni in Esilio". Durante la vita di Elendil, i Dúnedain vissero anni d'oro, ma dopo l'Ultima Alleanza il loro sangue si mischiò a quello di altri popoli e i Dùnedain rimasero in pochi, soprattutto al nord, isolati e raminghi, fin quando, dopo la Guerra dell'Anello, Aragorn, uno dei Capitani dei Dúnedain di Arnor, trentanovesimo e ultimo erede in linea diretta di Isildur figlio di Elendil, salì al trono col nome di Elessar e sposò Arwen figlia di Elrond.