La storia di Arda inizia con l'entrata degli Ainur, successivamente alla cosmogonia narrata nell'Ainulindalë e alle lunghe ere di fatiche trascorse nell'universo. Da quel momento il tempo venne misurato in ere e in Anni dei Valar, segnando l'inizio dell'epoca omonima. Questa scansione del tempo continua anche nelle due epoche successive, gli Anni delle Lampade e gli Anni degli Alberi, mentre le cronache dell'ultima epoca, gli Anni del Sole, si basano esclusivamente sull'anno solare. Una nuova cronologia, separata dalla precedente e parzialmente sovrapposta, suddivide la storia in "Ere dei Figli di Ilúvatar". La prima di queste Ere inizia con il Risveglio degli Elfi durante gli Anni degli Alberi e continua durante gli Anni del Sole coprendone i primi sei secoli. Tutte le ere seguenti fanno parte degli Anni del Sole. La maggior parte dei racconti della Terra di Mezzo si svolgono nelle prime tre Ere dei figli di Ilúvatar.
La cosmogonia: la Musica degli Ainur
In principio, Eru Ilúvatar creò gli Ainur, gli spiriti generati dalla sua mente. Ilúvatar li invitò a suonare tutti insieme una "grande musica", ma Melkor, il più possente degli Ainur, infranse l'armonia della musica introducendo temi di propria inventiva. Ilúvatar introdusse allora altri due temi per contrastare quelli di Melkor, e infine concluse la musica in un unico accordo, potente e profondo. Quindi, sotto forma di visione, l'essenza della musica fu rivelata agli Ainur: essa simboleggiava la storia dell'universo futuro, compresa l'apparizione in esso dei Figli di Ilúvatar, ovvero degli Elfi e degli Uomini.
Poi Ilúvatar creò Eä, l'universo, il "Mondo sferico in mezzo al Vuoto", mandando la Fiamma Imperitura nella visione. Alcuni degli Ainur discesero in esso, e misero in atto le opere che avevano prefigurato nella musica e di cui avevano preso coscienza nella visione, fino alla creazione di Arda, cioè la Terra, la futura dimora dei Figli di Ilúvatar. I più potenti fra gli Ainur furono detti i Valar, mentre gli spiriti minori che li seguirono furono chiamati i Maiar.
Le epoche di Arda
Gli Anni dei Valar
Poco dopo l'ingresso dei Valar in Arda, Melkor pretese Arda come proprio regno, dando inizio alla Prima Guerra: i tumulti influenzarono la generazione dei continenti e degli oceani, impedendo ai Valar di completare il disegno originario per la Terra. La guerra si concluse con l'ingresso in Arda del Vala Tulkas, che riuscì a far fuggire Melkor nel vuoto di Eä. Finalmente i Valar furono liberi di plasmare la Terra in modo armonico e simmetrico.
Gli Anni delle Lampade
I Valar misero mano alla luce che velava il suolo di Arda e la concentrarono in due grandi lampade, Illuin ed Ormal. Aulë innalzò due grandi montagne allo scopo di farne due pilastri su cui posare le lampade, una (Helkar) nell'estremo Nord, l'altra (Ringal) nell'estremo Sud. I Valar si stabilirono nel mezzo, sull'isola Almaren nel Grande Lago. Gli Anni delle Lampade finirono quando Melkor ritornò di nascosto, distruggendo le Due Lampade e corrompendo l'armonia di Arda.
Gli Anni degli Alberi
Poco dopo la distruzione delle Due Lampade, i Valar si stabilirono in Aman e Yavanna fece crescere i Due Alberi, Telperion e Laurelin. Gli Alberi illuminavano Aman, ma la Terra di Mezzo rimase nell'oscurità, avendo come unica luce le deboli stelle originarie.
Dopo diverse ere, Varda fece nuove stelle più luminose delle precedenti; quando l'opera fu conclusa gli Elfi si risvegliarono a Cuiviénen, nella Terra di Mezzo. Per non lasciarli in balìa di Melkor e dei suoi servitori, i Valar scesero in guerra contro Melkor, lo sconfissero e lo imprigionarono per tre ere (300 Anni dei Valar). Dopodiché Oromë persuase gli Elfi ad affrontare il Grande Viaggio verso Ovest fino ad Aman. Non tutti gli Elfi accettarono l'invito, e quelli che partirono erano divisi in tre schiere: i Vanyar, i Noldor e i Teleri. Alcuni dei Teleri abbandonarono il viaggio prima di raggiungere la meta. Questa suddivisione degli Elfi diede origine ai vari popoli elfici della Terra di Mezzo, come i Nandor e i Sindar.
Trascorso il tempo di prigionia stabilito, Melkor finse di essersi pentito e fu liberato, ma subito dopo cominciò a seminare discordia fra i Noldor, amplificando la rivalità tra Fëanor e Fingolfin, i figli del Re Finwë e mettendo in cattiva luce le azioni dei Valar. In questo periodo di tempo, Fëanor forgiò i Silmarilli, le tre gemme che contenevano la luce dei Due Alberi. Infine Melkor, con l'aiuto di Ungoliant, distrusse i Due Alberi e fuggì verso la Terra di Mezzo non prima di aver ucciso Finwë e rubato i Silmarilli.
Quando Fëanor ne venne a conoscenza, maledisse Melkor ribattezzandolo "Morgoth", e, amareggiato per l'inerzia dei Valar, si ribellò ad essi: decise di lasciare Aman incitando il suo popolo a seguirlo, e giurò, assieme ai suoi figli, di combattere per i Silmaril non solo contro Morgoth, ma contro chiunque avesse osato impossessarsene, compresi i Valar. Solo pochi dei Noldor rimasero in Aman, la maggior parte decise di seguire Fëanor e Fingolfin, che si erano riappacificati poco prima della fuga di Morgoth. Durante la fuga, la schiera di Fëanor attaccò la città di Alqualondë per impossessarsi delle navi dei Teleri, dando luogo alla prima lotta fratricida.
Una volta in grado di attraversare l'oceano, la schiera di Fëanor salpò abbandonando i Noldor fedeli a Fingolfin, che dovettero raggiungere la Terra di Mezzo attraversando a piedi i ghiacci dello Helcaraxë.
Gli anni del Sole
Dopo la fuga dei Noldor, i Valar fecero la Luna ed il Sole. Da quel momento gli anni nella Terra di Mezzo vennero computati come nel nostro mondo reale. La prima era dei figli di Ilúvatar continuò con questo nuovo computo del tempo.
Ere dei Figli di Ilúvatar
Prima Era
Fëanor morì poco dopo che il suo popolo era ritornato nella Terra di Mezzo, ucciso da un Balrog. I suoi figli, riunitisi con la schiera di Fingolfin, riallacciarono i contatti con i Sindar che già dimoravano nel Beleriand e fondarono i regni dei Noldor.
Per alcuni secoli i Noldor assediarono Angband, la fortezza di Morgoth, durante la Lunga Pace, durata alcuni secoli. In questo periodo di tempo gli Uomini arrivarono nel Beleriand scappando dall'est, e diventarono amici e vassalli degli Elfi. Ma la pace finì, e uno dopo l'altro i regni degli Elfi caddero. Ciò nonostante, uno dei tre Silmaril fu recuperato, ma non dai figli di Fëanor, bensì dall'Uomo Beren aiutato dall'Elfa Lúthien. Questa impresa tuttavia rese di nuovo operativo il giuramento dei figli di Fëanor, che attaccarono i discendenti di Beren e Lúthien dando luogo a una nuova lotta fratricida e accelerando così la rovina dei regni del Beleriand.
Verso la fine dell'era, tutto ciò che rimaneva dei regni degli Elfi e degli Uomini del Beleriand era un rifugio alla foce del fiume Sirion e un altro sull'Isola di Balar. Il Silmaril era ora in possesso di Eärendil. Per sottrarlo ai tumulti della Terra di Mezzo Eärendil e sua moglie Elwing salparono verso Aman, nel tentativo di convincere i Valar ad aiutare i popoli della Terra di Mezzo.
I Valar accolsero la preghiera e dettero inizio a una grande battaglia, la Guerra d'Ira. Alla fine Morgoth fu sconfitto e esiliato nel Vuoto, ma la vittoria fu pagata a caro prezzo: il Nord-Ovest della Terra di Mezzo fu stravolto, e quasi tutto il Beleriand sprofondò nell'oceano. Il Silmaril recuperato da Beren fu lasciato in custodia a Eärendil, che continuò a navigare nel cielo come la Stella del Vespro. Gli altri due furono dispersi per sempre nelle profondità della terra e dell'oceano.
Seconda Era
Gli Uomini che rimasero fedeli furono ricompensati con l'isola di Númenor, una terra nel mezzo del Grande Mare su cui regnare in beatitudine. Il bando dei Valar contro i Noldor fu revocato e molti Elfi tornarono in Aman.
I Númenóreani diventarono grandi marinai, ma col passare dei secoli e dei millenni divennero gelosi degli Elfi e della loro immortalità. Nel frattempo, nella Terra di Mezzo si scoprì che Sauron, il primo vassallo di Morgoth, era ancora attivo. Nascondendo la propria identità, egli lavorò assieme ai fabbri elfici, il cui capo era Celebrimbor nipote di Fëanor, per la forgiatura dei grandi anelli magici. Quando, in segreto, forgiò l'Unico Anello, gli elfi scoprirono le sue vere intenzioni e occultarono i propri Anelli.
Col tempo, i Númenóreani divennero un popolo forte e orgoglioso. Il Re Ar-Pharazôn dichiarò guerra contro Sauron, ma questi invece di rispondere all'assalto, preferì dichiararsi sconfitto per poi essere portato a Númenor come ostaggio: egli si fece poi strada nella corte di Ar-Pharazôn fino a diventare il sommo sacerdote di un culto dedicato a Melkor; infine, persuase il Re a tentare l'occupazione di Aman, con la promessa che l'impresa gli avrebbe garantito l'immortalità.
Solo Elendil, seguito dai suoi figli e dai Númenóreani ancora fedeli ai Valar, comprese la gravità della situazione e si preparò a fuggire verso Est. Quando il Re mise piede in Aman, i Valar si rivolsero ad Ilúvatar chiedendo il suo intervento.
Númenor fu completamente distrutta, inghiottita dall'oceano assieme ad Ar-Pharazôn ed alla sua flotta. Aman, il continente beato, fu rimosso da Arda, che divenne un pianeta sferico. Anche il corpo materiale di Sauron fu distrutto, ma il suo spirito fuggì verso la Terra di Mezzo. Elendil e i suoi seguaci la raggiunsero a loro volta e fondarono i regni in esilio di Arnor e Gondor.
Sauron risorse nuovamente e riprese la guerra. Gli Elfi e gli Uomini dettero vita all'Ultima Alleanza di Uomini ed Elfi e riuscirono a sconfiggerlo nuovamente. Ma il suo Anello non fu distrutto, e il suo potere non lasciò la Terra di Mezzo.
Terza Era
La Terza Era vide la crescita di potere dei regni di Arnor e Gondor, e la loro caduta. Arnor fu divisa in tre piccoli regni, che caddero uno dopo l'altro. Il regno di Gondor sopravvisse, ma fu indebolito dalla Lotta delle stirpi, dalle epidemie e dalle guerre con i popoli ostili.
Gli Istari comparirono in questo periodo, con lo scopo di aiutare i popoli liberi.
Col tempo Sauron recuperò il proprio potere e cominciò a cercare l'Unico Anello, che era stato perduto pochi anni dopo la sua sconfitta. Quando scoprì che l'Anello si trovava nella Contea, custodito da un Hobbit di nome Baggins, inviò i Nazgûl per recuperarlo. Nel frattempo Frodo Baggins fu istruito sull'Anello da Gandalf e fuggì verso Gran Burrone, per poi scoprire che l'Anello doveva essere distrutto, e che per farlo bisognava gettarlo nella lava del Monte Fato.
Nonostante che le possibilità di riuscita fossero praticamente nulle, Frodo accettò di compiere l'impresa: alla fine di un lungo e difficile viaggio, l'Anello venne distrutto, anche se in modo del tutto imprevedibile. Sauron fu sconfitto, questa volta definitivamente.
Aragorn venne incoronato Re del Regno Riunito di Arnor e Gondor, restaurando così la dinastia dei Re che era stata interrotta secoli prima.
Quarta Era
La fine della Terza Era segnò anche la fine dei rapporti fra Elfi e Uomini, nonostante alcune eccezioni, come la presenza di Legolas a Gondor. Quasi tutti gli Elfi che vissero nella Terra di Mezzo salparono verso Valinor nei primi anni della nuova era, i pochi che rimasero svanirono a poco a poco come spiriti. Un fato simile toccò ai Nani e agli Hobbit: nonostante i loro regni e città ebbero nuova vita dopo la sconfitta di Sauron, divennero sempre più riservati, fino a scomparire dalla storia umana. Le creature di Morgoth furono praticamente annientate dalla sconfitta di Sauron e si estinsero. Prima della fine dell'era i discendenti dei Númenóreani dimenticarono il loro passato e la storia delle ere passate passò sotto forma di leggende.
Ere successive
La storia infine prosegue, riallacciandosi idealmente alla storia del mondo reale, probabilmente in seguito a un cataclisma di portata epica come il diluvio universale.
Fine del Mondo
Secondo la profezia di Mandos, ha luogo la Dagor Dagorath, l'Ultima Battaglia.