Non li si può certamente definire un popolo della Terra di Mezzo; in ogni caso, i Ragni giocano un ruolo di un certo rilievo, sia in Lo Hobbit, sia ne Il Signore degli Anelli.
Nel primo caso, la compagnia dei Nani e Bilbo incontrano i Ragni in Bosco Atro; non è certamente un incontro gradito, almeno da parte dei Nani, visto che i Ragni amano mangiare qualsiasi essere vivente passi loro per le grinfie, di qualunque dimensione esso sia. I Ragni in quell’occasione avvolgono i Nani in una fitta ragnatela e se li sarebbero mangiati, se non fosse stato per Bilbo.
Ne Il Signore degli Anelli, invece, la situazione è diversa: Frodo e Sam vengono assaliti da Shelob, un ragno enorme che vive in una caverna puzzolente presso la torre di Cirith Ungol. Shelob non può considerarsi alleata di Sauron, tuttavia questo spregevole animale si occupa di fare fuori chiunque esca o cerchi di penetrare nei confini di Mordor; fra le sue vittime vi sono anche gli Orchetti che circolano da quelle parti. Essendo abituata a vivere nelle caverne, Shelob vede molto bene al buio, per questo è dotata di grandi occhi; per uccidere le sue vittime, Shelob prima le fa svenire tramite il suo veleno, quindi le trascina nella sua grotta.
I Ragni hanno un corpo piuttosto robusto; tuttavia, il loro addome è molle, ed è proprio questo il loro punto debole. Sam se ne accorge giusto in tempo per difendere il suo padrone, e trapassa la pancia di Shelob con Pungolo.
Discorso a parte per Ungoliant, madre di ragni (tra cui Shelob) le cui origini si perdono nel mito della creazione della Terra-di-Mezzo durante i canti dei Valar. Pare infatti che Melkor le dia origine assieme ad altre orrende bestie con i suoi contrappunti e temi, confrontandosi con Ilúvatar in persona. Ungoliant non è però serva di Melkor, infatti dopo la creazione della Terra-di-Mezzo si rifugia nella zona dell’Avathar, dando origine alla sua progenie. Dopo aver fondato Angband, Melkor crea orrende specie tra cui Balrog, Lupi, Serpenti, rinforzando i suoi eserciti, dopodiché idea il piano di distruzione dei due Alberi di Valinor. Ecco che chiede l’aiuto di Ungoliant, la quale accetta poiché sa che potrà saziarsi di luce, suo cibo prediletto. I due, coperti dalla nera tela del ragno raggiungono Valinor e compiono il misfatto. Al ritorno però si affrontano, desiderando Ungoliant i Silmaril appena rubati da Melkor.
Il Signore nero, imprigionato nelle ragnatele di Ungoliant tira un urlo terribile (che entrerà nella leggenda e addirittura darà nome a quella terra, Lammoth, cioè “urlo terribile”) e richiama i suoi Balrog che, giungendo come un vento di fuoco cacciano il ragno. Di Ungoliant si perdono le tracce. Nel Silmarillion si paventa l’ipotesi che ella stessa si sia uccisa divorandosi, data la sua fame insaziabile.