Non si tratta di una singola popolazione, bensì di un insieme di popoli che vivono, durante la Terza Età, nella parte settentrionale della Terra-di-Mezzo.
Nessun Re o capo si incaricò mai di governare questa confederazione, tuttavia essi furono sempre uniti nella lotta contro Sauron e i suoi servi: essi combatterono contro Orchi, Lupi e, per lunghi anni, anche contro i Draghi che imperversavano nelle regioni settentrionali. Alcuni di questi popoli vengono nominati già in Lo Hobbit, come ad esempio i Beorniani, i taglialegna di Bosco Atro, gli Uomini che vivevano sul Lago Lungo e gli abitanti di Dale. I primi erano uomini robusti, che vivevano a stretto contatto con la natura e che avevano la facoltà di trasformarsi, di notte, in orsi. I Beorniani, insieme ai taglialegna, combatterono a lungo contro le creature che popolavano Bosco Atro a metà della Terza Età.
Gli Uomini di Lago Lungo vivevano, invece, in una città chiamata Esgaroth, interamente costruita su palafitte di legno, mentre gli uomini di Dale vivevano nell’omonima città ai piedi di Erebor, la Montagna Solitaria.
Facevano infine parte degli Uomini del Nord anche gli Éothéod, dai quali discendono i Rohirrim stanziatisi più tardi nel Rohan; questi ultimi furono senza dubbio, i più valorosi di tutti gli Uomini del Nord. A partire dall’undicesimo secolo della Terza Età, gli Éothéod aiutarono Gondor a respingere i Carrieri provenienti dall’est. Per questi Gondor donò loro il Calenardhon, dove essi vissero per il resto della loro esistenza; ma di questo si parla più approfonditamente nella sezione dedicata ai Rohirrim.
Gli altri popoli, invece, rimasero sparsi al nord, sempre fedeli tra loro e sempre rivali di Sauron.